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venerdì 9 novembre 2012

Il Sangiovese ... arriva sulla nostra tavola in bottiglia


Il Sangiovese: un grande vitigno.

Il ricordo che abbiamo di questo vitigno è quello che ci è rimasto dall'infanzia, quando il vino una volta in bocca e deglutito, ci lasciava immediatamente la senzazione di  avere una bocca allappata, come dopo aver mangiato un carciofo crudo.
Questa sensazione tanninica è tipica del Chianti  soprattutto"nel suo uvaggio tradizionale".
Si diceva "questo vino è ignorante" e con questa frase si esprimeva tutto.

 La bontà di un vino, che prima è stato un vitigno, la si deve a tantissimi fattori.
A partire dal terroir, da come viene curato l'allevamento della vite, da quanto tempo l'uva viene mantenuta a maturare sulla pianta, a come viene trattata durante la vendemmia, all'attenta cura dell'enologo durante tutto il processo di vinificazione ed infine alle condizioni di invecchiamento. 
Ogni piccolo passo, dalla cura della pianta fino alla cura della bottiglia sulla nostra tavola, concorre alla bontà di ciò che arriva nella nostra bocca.

Ho iniziato a parlare di vino prendendo spunto dal Sangiovese perché, come vi ho detto è un vitigno tipico della toscana e poi del Chianti ... ma non solo. 

Siamo però abituati a conoscerlo o riconoscerlo per questa sua caratteristica:è allappante.

Ho avuto occasione di consigliare una bottiglia di vino a mio nipote, il quale intendeva farne dono a una persona alla quale teneva.
Senza parlare, mi sono alzata e gli ho dato una bottiglia che mi ero consevata in casa e osservando l'amore con il quale gli porgevo questa bottiglia, ha percepito quanto fosse preziosa, pur non essendo un intenditore.

In questa bottiglia a mio avviso era racchiuso l'amore per il Sangiovese in purezza e non solo.

La persona che ha ricevuto e poi bevuto quel vino ha commentato: "Questa bottiglia mi ha fatto cambiare opinione sul sangiovese, un vitigno che non mi era mai piaciuto tanto."

Questa bottiglia era una bottiglia di       Cavaliere di Michele Satta

Qui sotto riporto la scheda tecnica del vino perché non voglio aggiungere niente di mio per non influenzarne l'esame olfatto-gustativo.
La scheda tecnica dovrebbe essere imparziale come la degustazione di un sommelier.
Di mio voglio solo aggiungere che ogni palato e ogni olfatto percepisce il sapore e il profumo in modo più o meno intenso,  in conseguenza di quanto sono più o meno sviluppate le capacità ricettive individuali, quindi varia da persona a persona.

Ecco quà la scheda tecnica dell'annata 2001.      


Cavaliere (I.G.T. Toscana 2001)
Colore: rosso rubino con tonalità fresca ed elegante.
Profumo: intensi aromi primari di frutta con note di prugna, ciliegia e violetta che si armonizzano con la vaniglia ed il cacao. Nel tempo tabacco, cuoio, terra di bosco.
Sapore: pieno e sapido con tannini molto morbidi ed eleganti.
Nel retrogusto si esaltano note di liquirizia e cacao; una grandissima profondità nelle note di frutta e tabacco conferisce lunghezza e persistenza in un finale di straordinaria eleganza.
Abbinamenti: grandi piatti di carne e caccia.
Uve: Sangiovese 100%.
  

Conosco il produttore, la sua famiglia, l'enologo, le persone che lavorano in azienda e ammiro moltissimo l'amore con il quale tutti si dedicano alla produzione dei loro vini. BRAVI.
Vi ringrazio.

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